Quattro vite di quattro ragazzi si incrociano al college e si intrecciano fino all’ultimo giorno della loro esistenza. Il libro racconta le loro storie e l’avventura di questa amicizia profonda, fatta di segreti e accettazioni. Jude, Willem, Malcom e JB hanno le loro passioni e i loro problemi, ma assieme riescono a completarsi. Molto presto, Jude diventa il protagonista principale del libro. Il modo in cui gradualmente la sua storia prende il sopravvento sulle altre porta il lettore inevitabilmente ad affezionarsi a lui. Jude è introverso, ha gravi danni fisici che non spiega a nessuno, ed è molto riservato sul suo passato. Presto, questi suoi tratti caratteriali si rivelano essere causati da sofferenze e traumi irrisolti del suo passato, tenuti celati per tutta la prima parte del libro. Hanya Yanagihara alterna le tecniche di flashback e flashforward per lentamente sbrogliare il mistero creatosi attorno al personaggio. E con ogni ricordo o avvenimento che riporta Jude ai suoi traumi passati, si scoprono atrocità al limite dell’immaginabile. Abusi sessuali, prostituzione, violenze fisiche, malattie, pensieri e atti suicidi sono purtroppo stati la normalità dei primi quindici anni di vita di Jude. Jude non vuole parlarne, ma i suoi ricordi lo perseguitano come iene affamate. E il suo futuro brillante viene continuamente turbato dalle ringhia e morsi di queste belve. Ho sofferto tanto con Jude e mi sono sentita molto spesso collegata a lui. Per quanto inimmaginabile ai miei occhi, ho cercato, e forse solo in parte capito, la sua sofferenza e i suoi rifiuti irrazionali davanti all’aiuto offerto dagli amici. Jude giustifica le tante sfortune che gli continuano a capitare come qualcosa a cui la sua esistenza sia destinata. Vive ottusamente convinto di non meritarsi nulla di bene perché le persone con cui è cresciuto gli hanno inculcato sin da piccolo l’idea di essere malato e sporco, rifiutato dalla sua stessa madre. Jude riesce finalmente ad aprirsi in età adulta a Willem, il suo grande amico fidato con cui ha sempre avuto una speciale connessione. Ma quando persino Willem gli viene portato via, smette di vivere e si mantiene in vita con l’unico scopo di non rompere una promessa fatta. Esiste e resiste solo per qualche anno, prima di terminare la sua vita una volta per tutte scusandosi con le persone che gli vogliono bene per essere stato come è stato, e per aver mentito su chi fosse veramente.
Questo libro è un capolavoro di Hanya Yanagihara sulla sofferenza umana. Ci mostra di come traumi passati che colpiscono in età giovane tormentino per tutta la vita. Di come demoni emergano incontrollati nei momenti di solitudine e logorino internamente. E di come nemmeno gli amici e le persone più care riescano a cacciare questi tormenti. Hanya Yanagihara si è inoltrata con coraggio in temi pesanti come il suicidio e l’autolesionismo. Descrive senza esitazione come Jude provi il bisogno fisico e mentale di tagliarsi le vene, e le sensazioni che prova mentre lo fa. Parla del rapporto complesso di Jude con il suo corpo, che non lo ascolta e lo tradisce in continuazione, rimasto segnato indelebilmente da brutti incidenti. Hanya Yanagihara ci mostra l’importanza della famiglia e di come sia istinto cercarne una quando se n’è privati. Tratta infine il tema della pedofilia e la racconta dalla prospettiva della vittima, ancora così giovane e immatura per poter processare e capire cosa gli stia capitando. I personaggi della storia sono in maggioranza uomini: uomini cattivi che perpetuano abusi, e uomini buoni che amano e vogliono offrire protezione. Per via della sua terribile infanzia, Jude fatica a distinguere gli uni dagli altri e si chiude sempre in sé stesso, pronto a ricevere la prossima violenza. È un libro tosto che mi ha dato molto su cui pensare e mi ha influenzato parecchio durante quelle giornate in cui mi ha tenuto come un magnete attaccato alle sue pagine. Mi è piaciuto? Non lo so. Mi ha colpito? Tantissimo. L’unico consiglio che posso dare è quello di leggere questo libro consapevoli di ciò che tratta e pronti a soffrire inevitabilmente con Jude.